Che cosa è Mindfulness

Il termine Mindfulness deriva dal termine sanscrito Sati, che nel linguaggio usato dal Buddha per i suoi insegnamenti, significa: piena consapevolezza mentale.

Quella che però oggi chiamiamo Mindfulness è per lo più il frutto degli studi di Jon Kabat-Zinn, professore presso la Medical School dell’Università del Massachusetts e dei suoi collaboratori. Biologo docente universitario che ha compreso che la pratica di meditazione avesse il potere di trasformare in modo duraturo l’esperienza individuale della sofferenza e dello stress.

La potenza di questa tecnica fu sperimentata anche in contesti clinici con ottimi risultati. Praticare Mindfulness significa portare attenzione al momento presente in modo curioso e non giudicante. L’obiettivo di questa pratica è quello di eliminare l’inutile sofferenza, attivando la comprensione e la profonda accettazione di qualunque cosa accada attraverso un lavoro di presenza attiva nei propri stati mentali. Mindfulness è essere consapevoli di ciò che sta accadendo in quel preciso istante nel qui ed ora senza criticarlo né giudicarlo. 

Ad oggi, anche in Italia, molti sono i professionisti che si avvalgono di queste tecniche per offrire un protocollo integrato ai loro pazienti.

Mindfulness

Lo stress è una condizione critica tale da portare a quadri di depressione, ansia, stati di rabbia intensa, capaci di alterare notevolmente la qualità della vita e del benessere della persona. Comportando anche il rischio di mettere in crisi la vita sociale, lavorativa, famigliare, relazionale e di coppia. 

Mindfulness è una parola inglese che si riferisce prima di tutto ad una esperienza diretta e significa “Consapevolezza non giudicante del momento presente, coltivata attraverso il prestare attenzione”. Il potere terapeutico e liberatorio di questo stato di presenza mentale è sempre più al centro dell’interesse scientifico e della ricerca in medicina comportamentale, psicoterapia, in ambito educativo e formativo, all’interno delle organizzazioni.

Che relazione ha la Mindfulness con la meditazione

L’approccio della mindfulness deriva dalla meditazione della Vipassana ossia “Vedere Chiaramente” –una delle principali tradizioni meditative del buddhismo classico– e consiste proprio nel proporre un livello introduttivo di pratica di meditazione che sia adeguato e adatto a contesti quotidiani, all’esperienza di vita normale che sperimentiamo tutti i giorni. 

Un approccio che possa aiutarci a metterci in una diversa relazione col disagio, che prima o poi, tutti sperimentiamo.Non è una tecnica di rilassamento.

Non è un modo per entrare in qualche forma di trance, né per svuotare la mente e raggiungere il “vuoto”. Non è una modalità per garantirsi un facile benessere psicofisico. Mindfulness è un nuovo modo di percepire, che così nuovo poi non è. Siamo noi che ci siamo dimenticati di cosa sia percepire e assaporare ogni momento della nostra vita.

E' un atto che parte dal prestare attenzione e nel modo in cui lo facciamo.

Cos’è l’approccio Mindful alla vita

E’ un atto che parte dal prestare attenzione e nel modo in cui lo facciamo. 

Ed è talmente semplice che questa stessa semplicità ne rappresenta la vera difficoltà. Noi facciamo molta fatica ad essere semplici. La capacità di maggiore presenza mentale al “qui e ora” ci apre ad esperienze inaspettate, alla ricchezza del momento presente, alla pienezza del vivere. 

Ma la pienezza dell’esperienza Mindful comprende necessariamente anche il suo lato “ombra” ossia il disagio, la sofferenza, il dolore. E qui si gioca uno degli aspetti più interessanti di questo approccio che ci chiede e ci insegna a non respingere e a non negare questa dimensione ma a farne motivo di crescita e accettazione.

Questo è l’aspetto cui si riferisce la definizione di Jon Kabat-Zinn per  “Consapevolezza non giudicante del momento presente, coltivata attraverso il prestare attenzione” Accettare sé stessi così come si è ora in questo momento è la sfida più grande ma è anche la ricompensa più bella.